Amarcord 2000

Quanti ricordi dei tempi dell'università, in particolare dei primi anni 2000, quando ancora si poteva fumare in bar, treni e ristoranti...e anche dove non si poteva, si chiudeva volentieri un occhio!
Oggi mi è venuto in mente un ufficio dell'ultimo piano della palazzina amministrativa dell'università, dove ci si recava per ritirare e compilare i moduli di non ricordo più quale domanda...apro la porta dell'ufficio e mi trovo immerso in una meravigliosa nebbiolina blu. Davanti a me, un bancone con vetro, penna e posacenere per gli utenti! Dietro il bancone, immerse nella cappa, quattro postazioni di lavoro con 4 impiegate, un campionario che sarebbe stato da immortalare per il nostro forum.
Prima postazione, bella 45enne mora riccia in tailleur e tacco 12, pacchetto di merit accanto a posacenere stra-colmo, sigaretta accesa a mezz'aria fra indice e medio con gomito appoggiato al tavolo.
Seconda postazione, 25enne castano chiara liscia con occhiali, vestita alternativa, posacenere pieno di mozziconi di sigarette rollate, affiancato da tabacco e cartine. Al mio ingresso, si stava riaccendendo con la destra un mozzicone che si teneva nella sinistra.
Terza postazione 60enne con capello rosso corto vestita casual, carnagione color grigio, in dangling ininterrotto di MS mentre scriveva al computer, tosse continua. Nei miei 3 minuti di attesa ho assistito allo spegnimento di una MS con una mano mentre l'altra ne estraeva una nuova dal pacchetto, riaccensione immediata...
Quarta postazione 50enne bionda vamp molto appariscente, con stivalone nero di pelle sopra il ginocchio, che mi si fa incontro al banco accendendosi una bella Marlboro rossa e, sigaretta in una mano, pacchetto e accendino nell'altra, esalando nuvolette da bocca e naso mi chiede di cosa ho bisogno. "Vado a prenderle i moduli - mi rispose - intanto fumi pure". Quanto me la gustai quella Winston in paradiso? Al suo ritorno, intanto che compilavo il modulo in sua presenza - entrambi con sigaretta accesa - mi lasciai scappare un "Che bello che possiate fumare al lavoro, io pagherei per trovare un posto cosi!" La signora alzò gli occhi verso di me e, con una voce roca molto sexy, mi rispose ridacchiando:"È questo il bello di lavorare in un posto dove tutti fumano: noi ci autorizziamo da sole! Però siamo anche ospitali verso gli utenti fumatori come te".

Un giorno rividi la 60enne con la sua MS eternamente accesa alla fermata del bus. Ciclo ininterrotto di doppia tirata di 3 secondi, con guance che si infossano nella seconda parte della tirata e fumo esalato con forza dal naso intanto che aspira, cenere scossa alla sua destra durante espirazione, nuova potentissima tirata. Sguardo fisso nel vuoto davanti a sé, in pura degustazione della sua MS...non posso perdere un'occasione così, e mi siedo alla sua destra accendendomi una winston. Come immaginavo, è così presa dalla sua sigaretta che non si accorge minimamente della mia presenza, e getta tranquillamente la cenere sui miei jeans. Io rispondo in Power smoking e in breve sotto la pensilina - che è immersa nel sole del tardo pomeriggio - si forma una cappa incredibile. Arrivata al filtro, mentre meccanicamente con un piede spegne il mozzicone, con una mano afferra l'accendino e con l'altra estrae una nuova MS dal pacchetto, le cade l'occhio sui miei pantaloni e si lascia sfuggire un rochissimo:"Scusa". Io alzo le spalle e intanto scuoto anche la cenere della mia Winston sui miei jeans...lei si lascia sfuggire un sorriso fra i denti marroni e, intanto che aspira con le guance infossate, mi allunga il suo pacchetto di MS aperto. Io accetto di buon grado, ne prendo una, che affianco fra le mie labbra alla mezza Winston che mi restava, e la accendo subito...e senza parole e con gli sguardi soddisfatti e persi nel vuoto, ci fumiamo con grande piacere le nostre 3 sigarette fino al filtro!

Accanto all'università c'era una piccola copisteria/cartoleria: uno stanzone di 6 metri x 6, riconoscibile dalla coda di studenti che arrivava fin sul marciapiede...cosa che avveniva ad ogni ora, data la comodità della location e le esigue dimensioni del locale. Alla scrivania sulla parete di fronte alla porta, Sara, 35 anni, una bionda riccia un po' rude, ma simpatica e sorridente, alta e robusta. Sulla scrivania immancabili cassa, portacenere e pacchetto di Merit. Ripensandoci, non ricordo di aver mai sorpreso Sara senza una merit accesa fra le labbra. Nel suo caso, dangling e powersmoking a go go. Se qualcuno entrando diceva qualcosa a proposito della cappa di fumo che avvolgeva il locale, facendosi sentire dalla proprietaria, Sara brontolava:"Se a qualcuno dà fastidio il fumo, può fare le fotocopie da un'altra parte". Quando passavo a fare le fotocopie, era diventata mia abitudine, appena mettevo piede all'interno della copisteria, accendermi una winston e fumarmela durante la coda - con l'immancabile sguardo di approvazione della proprietaria. Ricordo che la prima volta che avevo fumato in negozio, dopo le prime tirate, mi ero allungato verso il posacenere sulla scrivania per non buttare la cenere per terra, e Sara, mentre batteva uno scontrino con l'inseparabile merit fra le labbra, mi aveva sussurrato:"Tranquillo, cenere e mozziconi per terra, per me nessun fastidio"

A proposito di bei tempi, altri ricordi dell'università...noi avevamo addirittura la sala studio fumatori! Nelle sale studio ovviamente era vietato fumare già da allora, ma in una delle tante - per tacito accordo fra gli studenti - ci andavano a studiare tutti quelli che nei giorni precedenti gli esami non potevano fare a meno di accendersene una dopo l'altra in preda all'ansia. Dentro cappa di fumo, cenere e mozziconi ovunque (dato che in teoria non si poteva fumare i posacenere non erano certo previsti), e nessuno che si lamentava, anzi...quando qualche neofita varcava la soglia e si lamentava, gli si rispondeva in tutta tranquillità che quella era una sala fumo, per cui se non gli stava bene poteva andare in una delle tante altre sale studio!

Poi mi ricordo che all'ingresso di una mensa universitaria c'era un gabbiotto in vetro di 2 metri x 2, dove un'addetta in divisa ritirava i buoni pasto degli studenti. Bella signora sui 55, mora con occhiali, nel gabbiotto sigillato posacenere e pacchetto di Multifilter 100's rosse. Penso di averla vista raramente senza Multifilter accesa, che passava ininterrottamente dalle labbra, alla mano al posacenere. Fumava senza sosta per tutto l'orario di apertura: vi lascio immaginare la cappa meravigliosa che si formava lì dentro, data la totale assenza di ricambio d'aria...e intanto la bella signora, godendosi ogni rivolo del suo fumo, sorrideva nella nebbia a ogni studente che le consegnava il suo buono

il mito sei 70-80 Marlboro Red
al massimo le ragazze le ORO